«Così non va», i penalisti chiedono d'incontrare Mancino e Violante

da La Gazzetta del Sud del 30.3.99

ROMA – La Giunta dell'Unione delle Camere penali ha deciso, venerdì scorso a Roma, di chiedere un incontro con i presidenti delle Camere Nicola Mancino e Luciano Violante «per consentire – come si legge nel testo della delibera – agli Avvocati penalisti di esprimere le ragioni del proprio dissenso su quanto sta accadendo e di manifestare la forte preoccupazione che deriva dalla permanenza di violazioni del diritto di difesa e di inosservanza del diritto al contraddittorio». I penalisti considerano di «assoluto rilievo il momento della concertazione e del dialogo con le Istituzioni, ma sempre che questo non si trasformi in un inascoltato monologo o peggio in una disponibilità solo apparente rispetto a esigenze che gli Avvocati ritengono di carattere prioritario e urgente» e manifestano «allarme per quanto è accaduto nelle ultime settimane» sulle diverse questioni che investono la giustizia. Per questo la Giunta, richiamando quanto emerso nel Congresso dell'Unione del settembre scorso, ribadisce gli obiettivi della propria azione: separazione delle carriere; salvaguardia della collegialità; recupero della centralità del dibattimento, dell'oralità, del contraddittorio; rispetto dei patti e delle convezioni internazionali; ricostruzione del rito accusatorio; riforma del diritto penale sostanziale; effettività del diritto di difesa; riordino della normativa sulla difesa d'ufficio e il patrocinio dei non abbienti. La Giunta ha deciso di organizzare, inoltre, per il 17 aprile «una giornata nazionale di confronto a difesa del proprio diritto di svolgere una funzione politica (che si concretizza anche mediante il riconoscimento della legittimazione delle astensioni dell'attività)». Sul Giudice unico – «che determinerà una perdita di garanzie» – la Giunta ha indetto Cinque conferenze nazionali.