Un
avvocato contro le svastiche
da Il Messaggero del 4.7.99
Svastiche naziste. Retaggio di una cultura antidemocratica. Ma a Spoleto
ci hanno fatto ormai l'abitudine. Di fronte agli sfregi ed alle croci celtiche
che stanno deturpando da oltre un anno e mezzo la facciata del Tribunale,
già palazzo delle poste regie, la passata amministrazione ha chiuso
entrambi gli occhi. Provocando i commenti risentiti e carichi di astio
di tanti vecchi partigiani. Quelli che a sentire parlare di pacificazione
hanno subito uno sbalzo di pressione. Cesarino Maiocchi, presidente dell'Anpi,
quando si trova a passare davanti al tribunale abbassa lo sguardo. O si
gira dall'altra parte. «A vederle mi viene male allo stomaco»,
dice il vecchio partigiano spoletino.
Ma c'è anche chi ne fa una questione di pubblico decoro. Tra
questi, l'avvocato spoletino Salvatore Finocchi, ex consigliere comunale
ai tempi dello scudocrociato e nemico dichiarato delle brutture che deturpano
il cuore storico della città. Chi non ricorda la sua presa di posizione
contro le vasche da bagno e i lavabi utilizzati come contenitori per l'acqua
all'interno degli orti di San Carlo. Il penalista, tra i fautori di una
città pulita ed ordinata, ha lanciato un'altra saggia provocazione.
«Un mese e mezzo orsono», racconta lo stesso avvocato Finocchi,
«ho scritto una lettera all'allora sindaco Laureti, chiedendo a nome
mio personale e di tutti gli avvocati spoletini, di ridare quel minimo
di decoro alla facciata del tribunale. Ed avevo proposto che mi sarei fatto
carico personalmente di pagare uan ditta specializzata, da me stesso individuata,
se il comune non avesse voluto impegnare risorse in questa opera di ripulitura:
Ebbene», prosegue ancora Finocchi,«di quella lettera si è
persa ogni traccia sui tavoli della segreteria del sindaco».
Ma il penalista spoletino non desiste: ha scritto una nuova lettera
con la stessa richiesta. E' cambiato solo il destinatario: non più
Laureti, ma Brunini. Se i residenti di corso Mazzini sentiranno i frollini
in azione poco dopo l'alba, non dovranno meravigliarsi: vorrà dire
che l'operazione "muri puliti" ha avuto il placet del primo cittadino.
E sulla necessità di ripulire i palazzi dalle scritte concordano
anche i commercianti dello stesso "salotto" spoletino.«Presentare
la città in questo stato», sottolinea Volnero Bompadre,«non
mi sembra una ottima cartolina da visita. Speriamo che la nuova amministrazione
si adoperi per ripristinare un minimo di decoro». L'invito al comune
è chiaro: ora si attende la risposta.
R.B.
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