Diliberto
dà il via, grandi manovre nelle procure ”calde”
da Il Messaggero del 4.3.99
di ANTONIO DE FLORIO
ROMA - Grandi procure, grandi manovre. Il ministro di Grazia e giustizia
Diliberto dà il via libera (”il concerto”) alla nomina di Saverio
Borrelli come procuratore generale di Milano. ”Sì” del Guardasigilli
anche per Vincenzo Nicosia e Gerardo D’Ambrosio per il vertice della procura
generale di Roma: l’ultima parola spetterà all’assemblea del Consiglio
superiore della magistraura, ma la Commissione incarichi direttivi ha già
scelto (cinque voti a favore) Nicosia, attuale avvocato generale di Firenze,
mentre D’Ambrosio (un solo voto) quasi sicuramente prenderà il posto
di Borrelli come capo della procura di Milano. I consiglieri di Magistratura
democratica al Csm gli hanno assicurato il loro appoggio e la continuità
nella gestione del pool Mani pulite sarebbe così garantita.
Ma D’Ambrosio ha qualche dubbio e ha annunciato che si candiderà
anche alla procura generale di Napoli, sua città natìa, dove
il Pg Renato Golia è andato in pensione.
Il consenso del ministro di Giustizia (espresso anche per Giovanni
Caizzi come procuratore generale di Venezia) mette in moto il voto finale,
nei prossimi giorni, del plenum del Consiglio superiore, che non dovrebbe
riservare sorprese. Saverio Borrelli non ha voluto commentare il ”sì”
del Guardasigilli. La Commissione incarichi di palazzo dei Marescialli
si era praticamente epressa all’unanimità (una sola astensione da
parte del consigliere del Polo) per la sua nomina a procuratore generale
presso la Corte d’appello di Milano. E non hanno fatto velo le denunce
contro Borrelli presentate davanti alla prima commissione del Csm da parte
di Silvio Berlusconi e Cesare Previti.
Gerardo D’Ambrosio si è limitato a dire: «Ho messo il
mio nome a disposizione della giustizia, del Csm. Se decideranno di sceglierlo
ne sarò contento, ma per ora non posso fare previsioni o commenti».
Ma le grandi manovre non finiscono qui. Per tre nomine prossime alla
conclusione, se ne affacciano già altre tutte ancora da definire.
Oltre all'incarico di Pg di Napoli, sono scoperti anche i vertici delle
procure generali di Brescia e di Messina. Per la procura siciliana concorre
Francesco Marzachì il procuratore capo di Torino, che però
è soltanto settimo nella graduatoria dei candidati per anzianità.
E restano ancora altre caselle da riempire: i posti di presidente dei tribunale
di Milano e Napoli; per quest'ultimo ufficio è in corsa il procuratore
capo Agostino Cordova.
Infine Pasquale Lapadura, attuale sostituto a Roma del «pool»
di magistrati che si occupano dei reati sessuali, potrebbe essere presto
il quarto procuratore aggiunto della capitale, al posto di Giuseppe Volpari,
andato in pensione qualche mese fa. La proposta viene dalla terza commissione,
quella degli incarichi semi-direttivi, del Consiglio superiore della magistratura.
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