È De Tullio il nuovo procuratore generale 

da Il Mattino dell'8.7.99

La proposta della commissione incarichi direttivi era del 25 maggio scorso. Dopo il parere del ministro della Giustizia, il plenum del Csm ha ora confermato quella proposta (decisa all’unanimità dalla commissione), nominando il nuovo procuratore generale di Napoli. È Renato De Tullio, 69 anni, attualmente presidente della Corte d’appello di Bari. 
Napoletano, un figlio magistrato alla prima sezione civile del Tribunale partenopeo, De Tullio, prima di trasferirsi a Bari, è stato per diversi anni presidente della prima sezione di Corte d’appello di Napoli. Esperienze soprattutto nel settore giudicante, aveva partecipato anche al concorso per la presidenza della Corte d’appello. Poi, per le ripetute difficoltà incontrate da quella procedura di nomina, provocate dai ricorsi amministrativi di Aldo Vessia (presidente di sezione della Cassazione), De Tullio aveva anche presentato domanda per il vertice della Procura generale. 
Da marzo, infatti, il più alto ufficio inquirente del distretto era scoperto, dopo che Renato Golia era andato in pensione. Al concorso per la Corte d’appello, la commissione direttivi, prima dell’ennesimo stop causato dai ricorsi amministrativi, aveva designato a maggioranza Aldo Aponte (che ricopriva la carica di presidente della Corte d’appello di Potenza). Nel frattempo, De Tullio aveva optato per il concorso dai tempi più rapidi: quello per la Procura generale. E, il sedici giugno scorso, il plenum del Csm aveva confermato la nomina di Aponte. 
Ora, la conferma anche per De Tullio. E così, a por fine ad una situazione paradossale, che aveva visto nel distretto di Napoli vacanti ben tre vertici degli uffici giudiziari più prestigiosi, il Csm ha perfezionato anche l’ultimo concorso. Entro settembre, dunque, potrebbero essere al loro posto il procuratore generale Renato De Tullio, il presidente della Corte d’appello Aldo Aponte e il presidente del Tribunale Giovanni De Rosa (che era stato nominato il sedici giugno scorso). 
A reggere la Procura generale da marzo scorso, con l’incarico di facente funzioni, è stato l’avvocato generale Giandomenico Lepore. Sarà dunque De Tullio a leggere, nel prossimo mese di gennaio, la relazione di apertura dell’anno giudiziario su un periodo in cui non era a Napoli: quello compreso tra il giugno del ’98 e il giugno del ’99. E sarà poi Aldo Aponte a presiedere la cerimonia, dichiarando poi aperto formalmente l’attività degli uffici. I tre vertici si troveranno a gestire il difficile avvio della riforma del giudice unico che, dopo la transizione di questi mesi, dovrebbe decollare a partire dal prossimo gennaio.